Corno Stella 3051m
Via CAI Merone+Grassi Kosterlitz

Via storica del Corno Stella perché la prima, nel gruppo, ad essere aperta con scarpette di arrampicata e nuts. Con grande soddisfazione abbiamo effettuato la seconda ripetizione del 2010, non si capisce perché sia così poco frequentata, nonostante abbia una storia così importante e la via sia così bella. I due tiri chiave nel diedro sono parecchio impegnativi, infatti il primo tiro è molto atletico con arrampicata stupenda, mentre la seconda lunghezza risulta un po’ sporca e dopo aver superato la lama verso sinistra inizia un camino con roccia molto liscia (attenzione, veramente difficile) per il resto è poco sostenuta. Sicuramente abbiamo sbagliato l’attacco perché siamo andati troppo a sinistra e abbiamo preso un diedro obliquo di circa 50/55m, tuttora non mi è chiaro il punto d’attacco.

REGIONE:
Piemonte

GRUPPO MONTUOSO:
Alpi Marittime

LUNGHEZZA:

300m di sviluppo (9 lunghezze)

DIFFICOLTÁ:

VI+ (VI obbligato)

ESPOSIZIONE:

Sud-Ovest

MATERIALE CONSIGLIATO:

Rinvii, serie completa di friends fino al 3, martello e chiodi

TIPO DI ROCCIA:

Granito

APRITORI:

CAI MERONE:G Bianchi – A. Casartelli – F. Robecchi B. Salesi – G.C. Canali tra il 1969 e il 1970
GRASSI KOSTERLITZ: G. Gassi – M. Kosterlitz 06 agosto 1976

PERIODO CONSIGLIATO:

Da maggio/giugno a settembre.

ACCESSO STRADALE:

Raggiunto Cuneo, proseguire per Borgo San Dalmazio, quindi per S. Anna di Valdieri si passa da Andonno, Valdieri ed in breve si raggiunge il piccolo paese di S. Anna di Valdieri. Proseguendo si arriva alle terme e per una stradina di montagna, a tratti asfaltata e a tratti sterrata si perviene al Gias delle Mosche 1591m.

AVVICINAMENTO:

Dal Gias delle Mosche si seguono le indicazioni per il rifugio Bozano, prima nel bosco poi per pascoli e quindi per pietraie si arriva al bellissimo rifugio (2,20 h dal Gias delle Mosche). Continuando in direzione del Corno Stella si risale la ripida pietraia che scende sulla destra della parete, arrivati a fine del canale (tracce di sentiero) con facili tratti di arrampicata si arriva sulla grande cengia mediana (1,30h dal rifugio).

ATTACCO:

A sinistra della via Lupetti, sinceramente non è mi è chiaro. Noi abbiamo attaccato un diedro obliquo verso sinistra.

RELAZIONE:

La via segue le parti deboli della parte centrale della parete, sfruttando un diedro obliquo molto sostenuto che permette di giungere sulle facili placche di fine parete ed in breve al pianoro sommitale.

DISCESA:

In doppia lungo la via Il Barone Rampante. L'attacco delle doppie è segnato da un grande ometto. Arrivati sulla cengia si traversa in direzione sud su ottima traccia che conduce ad una calata che deposita sui ghiaioni finali.
NB. Se alla base ci dovesse essere molta neve è possibile effettuare un'ulteriore calata in modo da ridurre il tratto ripido di nevaio.

SCHIZZO:

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