Ponteil 1550m
Parete Centrale
Les Diables

La via è molto bella e nettamente più sostenuta della via La Rampe, la chiodatura è ottima a spit anche se in qualche punto risulta distanziata. Su alcuni tiri abbiamo utilizzato i friends. La roccia è ottima anche se qualche blocco instabile e qualche passaggio unto non mancano.

REGIONE:
Francia

GRUPPO MONTUOSO:
Briancon Est

LUNGHEZZA:

200m di sviluppo (6 lunghezze)

DIFFICOLTÁ:

6b/A0 (5c obbligato)

ESPOSIZIONE:

Sud

MATERIALE CONSIGLIATO:

Rinvii e qualche friend medio-grosso.

TIPO DI ROCCIA:

Ottimo calcare.

APRITORI:

D. Margaillan-Martine e Jean-Jacques Rolland, nel 1978

PERIODO CONSIGLIATO:

Mezze stagioni.

ACCESSO STRADALE:

Raggiunta la città di Briançon si prosegue in direzione Gap, oltrepassato il paese di Argentière La Bessèe si trovano sulla destra le indicazioni per il paese di Champcella, seguirle sino a raggiungere il paese, dal quale si trovano sulla destra le indicazioni per il paesetto di Ponteil, seguirle sino a poco prima dell'abitato, parcheggiare presso il ponte di legno.

AVVICINAMENTO:

Dal ponte si segue un comodo sentiero che in pochi minuti porta sotto la parete sud e sud-est di Ponteil (10 minuti dall'auto).

ATTACCO:

Pochissimi metri a destra del grande diedro che caratterizza la parete, scritta Les Diables (parte in comune con la via "Role en Dalles".

RELAZIONE:

L1 Salire il diedro un po fisico arrivando sino all'altezza di una terrazza con grossi blocchi instabili, salire sulla terrazza, attraversare a destra e salire un muro verticale sino ad un diedro camino un pò faticoso, quindi oltre un chiodo con cordino si esce a destra sulla sosta su un'ottima terrazza. (40m, spit, 5c)
L2 Seguire i numerosi fix con passaggi molto fisici ed arrivare all'inizio di una fessura che inizialmente è ben ammanigliata ma via via che si sale diventa sempre più ostica e con prese sporche di terra, sino ad un ultimo passaggio più ostico poco prima di arrivare all'albero di sosta. (30m, spit, sosta su albero, 6a+/A0)
L3 Seguire il diedro fessurato con difficili passaggi iniziali poi via via più semplici sino ad arrivare sotto uno strapiombo con fessura, quindi un facile diedro porta in sosta. (35m, spit, 6a/A0)
L4 Un primo passaggio un p
o verticale ma ben ammanigliato porta ad una zona di placche adagiate con un po di vegetazione e del detrito (attenzione a sassi instabili), si perviene facilmente alla grande cengia superiore (35m, spit, 4c)
L5 Salire il facile diedro obliquo verso sinistra (è stata chiodata una variante più diretta che rimane all'interno del diedro, noi abbiamo seguito quella che rimane più a sinistra) che, con qualche passaggio un p
o più tecnico di inizio tiro, porta in sosta. (35m, spit, 5b)
L6 A sinistra della sosta superare un difficile passaggio che porta ad una zona di parete più semplice e con roccia bellissima, chiodatura distanziata, sino ad un passaggio strapiombante che, uscendo a destra, porta in sosta. (30m, spit, 6b/A0)

DISCESA:

Con una doppia da 40m si arriva sulla grande cengia superiore, con altre 3 calate si arriva alla base.

SCHIZZO:

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