Grigna Settentrionale
Sasso Cavallo 1923m
Via Oppio

Via di sicura soddisfazione, da non sottovalutare anche se è molto chiodata, è una fotocopia della Cassin, infatti tiri su toppe erbose e roccia friabile non mancano, sicuramente è molto più omogenea.

REGIONE:
Lombardia

GRUPPO MONTUOSO:
Grigna Settentrionale

LUNGHEZZA:

500m di sviluppo (14 lunghezze)

DIFFICOLTÁ:

A2 (VI obbligato)

ESPOSIZIONE:

Sud

MATERIALE CONSIGLIATO:

15 rinvii, vari moschettoni sciolti, serie completa di friends fino al 3, qualche nuts, eventualmente martello e qualche chiodo per gli imprevisti.

TIPO DI ROCCIA:

Calcare a tratti un po erboso e a tratti friabile, anche i tiri compatti non mancano.

APRITORI:

Nino Oppio, Oreste dell'Era 14-18 Agosto 1938

PERIODO CONSIGLIATO:

Da aprile/maggio fino a settembre/ottobre

ACCESSO STRADALE:

Ci sono due accessi stradali a seconda dell'avvicinamento che si vuole compiere. Da Milano si raggiunge la città di Lecco, si imbocca la Lecco-Colico (SP36) e si esce all'uscita di Mandello del Lario da dove si raggiunge la frazione di Rongio. Per raggiungere il Rifugio Bietti, si raggiunge Varenna, quindi Esino 913m con la strada SP65, si continua a percorrere la strada per la Valsassina fino al bivio con il Cainallo, si svolta sulla destra ed in breve al passo.

AVVICINAMENTO:

Ci sono varie possibilità. Da Rongio si segue il sentiero per il rifugio Elisa che si può raggiungere nel caso vogliate fare la salita in due giorni (3h da Rongio), quindi dal rifugio con dei sali e scendi si perviene all'attacco (45 minuti dal rifugio). Nel caso vogliate salire al Sasso Cavallo in giornata, prima di arrivare al rifugio Elisa, prendere la deviazione per il canale di Valcassina sino all'imbocco da dove si svolta a sinistra e si costeggia tutta la parete (3h da Rongio). Se le condizioni di innevamento lo permettono si può raggiungere il Rifugio Bietti dal Cainallo, quindi percorrere il canale di Valcassina in discesa (2.30h).

ATTACCO:

Si attacca il primo tiro della via Cavallo Pazzo perché il primo tiro della Oppio è molto friabile. A destra di un albero, chiodo con cordone grigio spenzolante a circa 5 metri d'altezza.

RELAZIONE:

L1 Si punta al cordone con facile arrampicata e si prosegue con passi sempre più impegnativi sino alla cengia erbosa, incontrata la sosta di Cavallo Pazzo si prosegue una decina di metri sulla sinistra sino ad incontrare la sosta della Oppio. (40m, numerosi ch., sosta su 2 ch., VI-)
L2 Traversare a sinistra sulla cengia, iniziare a salire puntando al grande diedro obliquo, arrivati sotto uno strapiombino si staffa un chiodo parecchio precario e subito dopo ci si aiuta con una clessidra, superato lo strapiombo con arrampicata più semplice si perviene in sosta. (35m, numerosi ch., sosta su 3 ch., VII o A1, VI-)
L3 Seguire la fessura che obliqua verso destra, con numerosi chiodi ed arrampicata atletica. (35m, tantissimi chiodi, sosta su 3 ch., VII+ o A1, A0)
L4 Salire il diedro sovrastante quindi verso destra con passaggio obbligato, si prosegue verticalmente sino ad uscire sulla sinistra in sosta, è anche possibile collegare il tiro successivo, noi ci siamo fermati. ( 35m, qualche ch. sosta su 3 ch., VI e A0)
L5 Se non si è collegato il tiro, si scende sulla destra e si prosegue sulla fessura sovrastante sostando su delle clessidre sotto uno strapiombino. (30m, numerosi ch., sosta su 2ch. e 2 clessidre, VI+ o A0)
L6 Sulla destra, quindi dritti ad una zona di rocce più abbattute. (40m, numerosi ch., 3 ch. di sosta, A1 e V+)
L7 Salire la zona abbattuta andando progressivamente sulla destra seguendo i chiodi, una volta raggiunta la cengia, andare a sinistra arrivando in sosta. (65m, qualche ch., sosta su 2 ch. in comune con Cavallo Pazzo, V+ e VI-)
L8 Abbassarsi sulla destra e seguire la fila di chiodi con passi di artificiale ed alcuni passi in libera. (35m, numerosi ch. sosta su 2ch., A2 e VI)
L9 Superare il diedro sovrastante ed uscire a sinistra in sosta, tiro breve. (20m, qualche ch., sosta su 2 ch., VI o A0)
L10 Abbassarsi sulla sinistra e rinviando delle clessidre e dei chiodi si prosegue dritti entrando in un diedro fessurato, con arrampicata libera si sosta su delle clessidre sopra un pino mugo. (60m, numerosi ch., sosta su clessidre, VI)
L11 A sinistra della sosta, quindi per balze erbose sino in sosta. ( 25m, 1ch., sosta su 2ch. e 1 fix., IV e II)
Arrivati a questo punto sicuramente abbiamo sbagliato, ma essendo in ritardo per un incidente capitatomi in salita, ci siamo attenuti ad una relazione scaricata da internet e non siamo stati a cercare altre soluzioni. Sicuramente la via va nel catino di destra e non segue il pilastro finale di Cavallo Pazzo. Descriverò i tiri percorsi.
L12 Dalla sosta verso sinistra per balze erbose, quindi su roccia compatta si arriva alla base del pilastro finale. ( 35m, 1 fix, vari chiodi, sosta su chiodi, VI)
L13 Si entra a destra nel diedro obliquo, con passaggio difficile, si prosegue fin sotto uno strapiombo che si supera ed in breve si arriva in sosta. ( 35m, numerosi chiodi nascosti, sosta su 1 nut e 1 ch., VI+ o A2, VI-)
L14 Per balze erbose in breve si arriva in cima (60m, nessun chiodo, sosta su palo metallico o a spalla)

DISCESA:

Ci sono due possibilità: la prima è di scendere dal canale Valcassina, ma ad inizio stagione è facile trovare neve, poi seguire il sentiero di salita. La seconda opzione è di raggiungere il Rifugio Bietti e quindi scendere in direzione di Mandello e ricongiungersi al sentiero di salita tramite il sentiero di raccordo della Gardata.

SCHIZZO:

img