Cima D'Ambiez 3102m
Via della Soddisfazione

Via bellissima su roccia monolitica, si riesce a scalare tranquillamente in libera e le difficoltà risultano omogenee sul quinto grado lungo tutto il percorso, con qualche passo un po più impegnativo qua e la. La chiodatura è ottima sia alle soste che lungo i tiri, nella seconda metà la via si protegge meno facilmente ed è richiesto un maggiore intuito per l'itinerario in quanto si incontrano placche compatte con pochi punti di riferimento. Anche noi abbiamo attaccato dalla via Stenico-Girardi, perché permette di scaldarsi gradualmente e su difficoltà molto semplici. La via merita sicuramente una ripetizione.

REGIONE:
Trentino

GRUPPO MONTUOSO:
Dolomiti di Brenta

LUNGHEZZA:

420m di sviluppo (11 lunghezze)

DIFFICOLTÁ:

VI

ESPOSIZIONE:

Est

MATERIALE CONSIGLIATO:

Rinvii, serie completa di friends, cordini, qualche nuts, eventualmente martello e chiodi.

TIPO DI ROCCIA:

Spettacolare calcare del Brenta.

APRITORI:

A. Bosetti, E. Orlandi, L. Rigotti, E. Salvaterra il 7 luglio 1982

PERIODO CONSIGLIATO:

Da luglio a settembre.

ACCESSO STRADALE:

Dall'autostrada A4 si esce a Brescia Est, per superstrada si procede verso est fino ad immettersi sulla ss 45 bis in direzione Salò, senza arrivare a questa si entra in val Sabbia e si passa per Vestone, il lago d'Idro e si arriva a Tione di Trento. Si segue per Molveno sino al paese di S. Lorenzo in Banale da dove si seguono le indicazioni per la Val D'Ambiez.

AVVICINAMENTO:

Dal parcheggio si percorre tutta la strada che risale la Val D'Ambiez sino al Rifugio al Cacciatore 1822m (1,45/2 ore circa, possibile passaggio in Jeep, molto costoso). Si prosegue per la mulattiera o sentiero sino al Rifugio Agostini (1 ora dal Rifugio Cacciatore, 3 ore dal parcheggio). Si continua in direzione della parete e subito dopo aver superato dei facili tratti attrezzati si prosegue sulla cengia. (30 minuti dal Rifugio Agostini).

ATTACCO:

Poco a destra di una foto con targa commemorativa, visibile bel diedrino poco in alto sulla destra.

RELAZIONE:

L1 Salire verso il diedrino al suo termine ancora a destra, quindi rientrare subito verso sinistra con andamento obliquo fino alla comoda sosta. (35m, 3 ch. sosta su 3 chiodi, V) (tiro della via Stenico-Girardi)
L2 Verso sinistra si entra in un diedro con nut incastrato visibile dal basso, quindi traversare a sinistra sino a giungere nella fessura nera della via della soddisfazione, sosta visibile solo alla fine quando si è quasi sulla direttiva della fessura. (30m, 1 nut incastrato, sosta su 2 ch. IV)
(Tiro di raccordo)
L3 Seguire la fessura sino ad uno strapiombino, quindi traversare verso sinistra, superare un altro strapiombo, proseguendo dritti si incontra una sosta che si salta, poi proseguire obliquando verso destra sino in sosta. (40/45m, 2ch., 1 sosta, sosta su clessidra e 1 chiodo, V+)
L4 Dritti seguendo la bella fessura (35m, sosta su 2 ch., V)
L5 Superato lo strapiombino si segue la fessura di sinistra, quindi quando è possibile si traversa verso destra giungendo alla fessura parallela alla precedente, con magnifica arrampicata la si segue interamente sino alla sosta. (50m, 3ch., 1 clessidra, sosta su 2 ch., VI)
L6 Per facili placche si giunge alla sosta quasi sulla verticale della precedente ( 30m, 1 clessidra, sosta su 3 chiodi, IV+)
A QUESTO PUNTO E' SEMPLICE AVERE DEI DUBBI SUL PERCORSO, CERCATE DI STARE A SINISTRA DEI GIALLI E A DESTRA DELLA COLATA NERA, NEL PUNTO DI MINOR RESISTENZA DOVE LA ROCCIA HA QUASI UN COLORE BIANCO
L7 Obliquare verso destra puntando ad un chiodo con cordino (prima del chiodo è anche possibile rinviare una clessidra fuori linea, cercate di allungare le protezioni) quindi dritti si supera degli strapiombini e obliquando verso sinistra su roccia magnifica si giunge in sosta. (35m, 1 clessidra, 4 chiodi, sosta su 3 chiodi, VI)
L8 Dritti in fessura ben ammanigliata a buchi si giunge ad una sosta, superarla stando dritti, quindi iniziare ad obliquare verso destra, salendo per placche si giunge alla evidente nicchia, sostando alla sua sinistra. (40m, 2ch., 1 sosta, sosta su clessidra e 1 ch. V+)
L9 Salire a sinistra della nicchia puntando a un bello e breve diedro in alto a destra, raggiungerlo, salirlo e, al suo termine, scalare le belle placche compatte con difficoltà di orientamento sino alla cengia, dove si incontra la sosta sulla sinistra. (40m, 1 clessidra, sosta su 2 chiodi, V+)
L10 Obliquare verso sinistra passando nei punti di minor resistenza sino a un chiodo, ancora in obliquo a sinistra, grossa clessidra, seguire ancora terreno logico sino all'inizio del camino dell’ultimo tiro, sosta su terrazza. (50m, 1 ch., 1 clessidra, sosta su 2 ch., IV+)
L11 Seguire il camino sulla destra, uscendo alla sua sinistra. (35m, nessun chiodo, sosta da attrezzare, IV)

DISCESA:

Per la via normale. Ci si dirige verso sud, seguendo numerosi ometti, per facili tratti di arrampicata e cenge si guadagna un'ampia cengia con grosso ometto posta sopra un sasso, quindi si effettua una doppia (su clessidra + 1 fix, evitabile se si continuano a seguire gli ometti verso sud-ovest e non in direzione della doppia!!) di quasi 60m fino al colletto che separa la Torre D'Ambiez dalla cima D'Ambiez. Con un'altra doppia da 55m (evitabile) si arriva a poche decine di metri, facilmente arrampicabili, dalla cengia d'attacco, in breve agli zaini.

SCHIZZO:

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