Forcellino 1280m
Astra

Percorso molto bello e meno sostenuto di quanto si pensi, l'ottima chiodatura rende la via molto godibile, nonostante ciò, questo itinerario deve essere intrapreso solo da cordate esperte, in quanto in mancanza del raggiungimento dell'uscita il rientro è lungo e tortuoso. Documentatevi bene sulla scappatoia del settimo tiro e sul rientro dalla base della parete in caso di problemi. Attenzione alle numerose uscite su toppe d'erba nei tiri più semplici della via. Si arrampica in uno dei luoghi più panoramici della zona, con vista mozzafiato a picco sul lago. La via merita sicuramente una ripetizione.

REGIONE:
Lombardia

GRUPPO MONTUOSO:
Triangolo Lariano

LUNGHEZZA:

300m di sviluppo (10 lunghezze)

DIFFICOLTÁ:

7a/A0

ESPOSIZIONE:

Ovest

MATERIALE CONSIGLIATO:

Rinvii, una serie di friends, qualche cordino.

TIPO DI ROCCIA:

Ottimo calcare a tratti un pochino polveroso.

APRITORI:

Gilberto Garbi, Lino Bergliavaz nel 1993

PERIODO CONSIGLIATO:

Mezze stagioni.

ACCESSO STRADALE:

Da Milano si raggiunge la città di Lecco e si seguono le indicazioni per la Valsassina, una volta a Ballabio salire ai Pian dei Resinelli, superare il parcheggione e ignorare la strada che sulla destra porta alla via le Foppe. La strada fa un largo semicerchio e con tratti in discesa conduce all'ampio parcheggio posto sotto il famoso scempio architettonico, grattacielo dei Resinelli, dove si parcheggia.

AVVICINAMENTO:

Tornare a ritroso per circa 150m sulla strada di arrivo, girare a sinistra e giunti nei pressi di una sbarra la si supera immettendosi su una strada sterrata (indicazioni per la bocchetta di Val Verde). Seguire tutta la mulattiera sino alla bocchetta, percorso prevalentemente in piano. Svoltare a destra ed in breve si giunge sulla stupenda e panoramicissima punta Forcellino. Guardando il lago, si scende verso sinistra sino a reperire una cengia comoda che conduce a 2 soste. (15 minuti)

ATTACCO:

Alla seconda sosta sulla cengia, 2 fix collegati con catena ed anelli di calata in acciaio inox.

RELAZIONE:

Effettuate le doppie come segnate sullo schizzo in fondo alla relazione, inizia la via:
L1 Dalle lettere EE, obliquare verso sinistra. (30m, 6a+/b)
L2 Traverso a destra quindi dritti, poi in obliquo verso sinistra. (30m, A0 e 6b)
L3 Obliquare verso sinistra quindi a destra ed in breve su gradoni, salire dritti e traversare a destra sulla cengia fino in sosta. (30m, 6b+)
L4 Salire il diedro, dritti sotto il tetto che si segue verso destra sino alla sosta. (30m, 6b+)
L5 Bellissima fessura, poi più semplice. (30m, 5c)
L6 Dritti, esile cengia, poi stupenda placca verdoniana. (30m, 6c)
L7 Diedro. (30m, 6a)
L8 Diedro su cui si arriva su un pulpito, obliquare con passi duri verso sinistra, poi dritti in sosta. (30m, 7a/A0)
L9 Salire verso destra e non seguire tutta la rampa ascendente. Alzarsi e appena raggiunta una sosta procedere dritti fino a una zona con rocce rotte, in breve sulla cengia dove ci si ferma alla seconda sosta. (30m, 5c)
L10 Salire la bella e dura placca sovrastante la cengia ed in breve in cima. (30m, 7a/A0)

DISCESA:

Dalla cengia di arrivo della via, che è anche quella di attacco, si fa il percorso inverso.

SCHIZZO:

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