Mandrea 500m
Excalibur

Itinerario di stampo classico molto aereo e sostenuto con roccia stupenda. Molte soste sono scomode e a volte i chiodi da collegare sono lontani. Prestare attenzione alla roccia friabile lungo l'uscita e sui primi due tiri. La via merita sicuramente una ripetizione.

REGIONE:
Trentino

GRUPPO MONTUOSO:
Valle del Sarca

LUNGHEZZA:

300m di sviluppo (8 lunghezze)

DIFFICOLTÁ:

VI+ e A0

ESPOSIZIONE:

Sud-est

MATERIALE CONSIGLIATO:

Rinvii, serie completa di friends, qualche nuts, cordini.

TIPO DI ROCCIA:

Calcare a gocce molto ruvido e bello, purtroppo l'uscita e i primi due tiri sono un po' friabili.

APRITORI:

T. Quecchia, F. Prati nel 1992

PERIODO CONSIGLIATO:

Inverno e mezze stagioni.

ACCESSO STRADALE:

Da Arco si segue la strada per Laghel sino ad un bivio con una chiesetta bianca, prendere a sinistra una ripida stradina che dopo un po’ diventa sterrata. Arrivati al termine della sterrata, dove è presente una sbarra e un crocifisso, si parcheggia l’auto.

AVVICINAMENTO:

Prendere la mulattiera dove è presente il crocefisso sino a quando si incontra una porta metallica circondata da una struttura in cemento, dopo circa una cinquantina di metri si imbocca un sentiero che in breve conduce all’attacco. (15 minuti)

ATTACCO:

A sinistra di uno speroncino con bollo rosso e targa con scritto: “Ridi Pagliaccio”

RELAZIONE:

L1 Salire la rampa erbosa sino ad una cengia che si segue lungamente verso sinistra. (55m, nessun chiodo, sosta su albero, III)
L2 Salire la rampa erbosa che va verso destra, entrare nel diedro e raggiungere una terrazza con parecchi sassi instabili, salire il diedro quasi strapiombante ma ben ammanigliato sino alla sommità dell'evidente grande scaglia. Seguire la cengietta sino al termine, scendendo alla sosta. (45m, 2 chiodi e qualche cordone, sosta su albero, V+)
L3 Tramite una fessura si aggira sulla destra il tetto sopra alla sosta, oltre il quale si rientra a sinistra per seguire un'altra bella fessura che conduce sotto ad un altro tetto. Traversare a sinistra e al termine del tetto salire dritti alla sosta. (35m, 2 chiodi e 1 cordone, sosta su 3 chiodi, VI+)
L4 Salire sopra alla sosta, poi traversare verso destra sino ad una cengietta stretta e spiovente, dove si sosta. (15m, 3 chiodi e 1 vecchio spit, sosta su 4 chiodi, VI)
L5 Andare a destra, salire un muro verticale sino a un tetto, andare a sinistra e seguire il successivo diedro. (40m, numerosi chiodi, sosta su uno spit e 1 chiodo, VI+)
L6 Dritti lungo il muro sopra alla sosta, traversare a sinistra a prendere un diedro/fessura che si sale sino alla sosta. (20m, numerosi chiodi, sosta su 1 chiodo e uno spit, A0 e VI)
L7 Salire sotto il tettino e traversare a sinistra entrando in un diedro/camino rosso, al suo termine uscire a destra e arrivati sotto un muretto lo si supera con un allungo. (40m, qualche chiodo, sosta su un chiodo e uno spit, VI-)
L8 Traversare 5/6 metri a sinistra, al chiodo rientrare a destra e rinviato un fix si continua per un diedro aperto rossastro, al suo termine traversare a destra fino al punto di minor resistenza del tetto. Superato lo strapiombo si arriva ad una zona più semplice. Per rocce rotte, attenzione, si giunge sulla sommità (55m, numerosi chiodi e un fix, sosta su albero, V+ e A0)

DISCESA:

Scendere attraverso la boscaglia e dei prati sino ad una strada asfaltata che si segue verso sinistra, dopo circa 200m prendere un sentiero sulla sinistra che si segue sino a valle, ricordandosi di tenere la sinistra a ogni bivio.

SCHIZZO:

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