Grigna Settentrionale
Sasso Cavallo 1923m
Via  Cassin

Via di sicura soddisfazione anche se la qualità della roccia non è delle migliori, a tratti può risultare un po discontinua. La chiodatura è abbondante anche se parecchio datata, le soste sono su grossi anelloni cementati , alcuni tiri sono strapiombanti e faticosi.

REGIONE:
Lombardia

GRUPPO MONTUOSO:
Grigna Settentrionale

LUNGHEZZA:

450m di sviluppo (14 lunghezze)

DIFFICOLTÁ:

VIII+/A2 (VI obbligato)

ESPOSIZIONE:

Sud

MATERIALE CONSIGLIATO:

Rinvii, serie completa di friends fino al 3, qualche nuts, eventualmente martello e qualche chiodo, una staffa.

TIPO DI ROCCIA:

Calcare a tratti un pò erboso e a tratti friabile, anche i tiri compatti non mancano.

APRITORI:

R. Cassin - A. Corti 31 Agosto 1933

PERIODO CONSIGLIATO:

Da aprile/maggio fino a settembre/ottobre.

ACCESSO STRADALE:

Ci sono due accessi stradali a seconda dell'avvicinamento che si vuole compiere. Da Milano si raggiunge la città di Lecco, si imbocca la Lecco-Colico (SP36) e si esce all'uscita di Mandello del Lario da dove si raggiunge la frazione di Rongio. Per raggiungere il rifugio Bietti, si raggiunge Varenna, quindi Esino 913m con la strada SP65, si continua a percorrere la strada per la Valsassina fino al bivio con il Cainallo, si svolta sulla destra ed in breve al passo.

AVVICINAMENTO:

Ci sono varie possibilità. Da Rongio si segue il sentiero per il rifugio Elisa che si può raggiungere nel caso vogliate fare la salita in due giorni (3h da Rongio), quindi dal rifugio con dei sali e scendi si perviene all'attacco (45 min. dal rifugio). Nel caso vogliate salire al Sasso Cavallo in giornata, prima di arrivare al rifugio Elisa, prendere la deviazione per il canale di Valcassina sino all'imbocco da dove si svolta a sinistra e si costeggia tutta la parete (3h da Rongio). Se le condizioni di innevamento lo permettono si può raggiungere il rifugio Bietti dal Cainallo, quindi percorrere il canale di Valcassina in discesa (2.30 ore).

ATTACCO:

Attaccare presso una placca molto piccola una cinquantina di metri prima dello spigolo che separa la parete sud con la parete sud-ovest. (unico punto debole della zona, infatti dominano solo strapiombi).

RELAZIONE:

L1 Si sale verticalmente per roccia a tratti friabile, ATTENZIONE!!, si incontrano alcuni chiodi fino a uscire sulla destra alla sosta. (35m, qualche chiodo, sosta su anellone e chiodi da collegare, V+)
L2 Si entra in un diedro sulla destra risalendolo fino al tetto da dove si piega a sinistra e, appena lo strapiombo lo permette, si piega a destra ad una vecchia sosta su chiodi. Superato questo buon punto di sosta si entra in un diedro giallastro fino ad un albero, da qui in breve alla sosta. Allungare molto i rinvii per evitare fastidiosi attriti. (35m, parecchi chiodi, sosta su anellone, VI- / A1 / V+)
L3 Si attacca la fessura strapiombante con ardita arrampicata artificiale per poi proseguire in un diedro liscio e verticale, uscendo a sinistra alla sosta. (40m, parecchi chiodi , sosta su anellone, A2 / A1 / V+)
L4 Si va a destra per una placca molto bella, quindi ancora a destra, iniziando a salire verticalmente per una serie di liste a tratti strapiombanti ed erbose fino alla base di un diedrino. (30m, chiodi, sosta su anellone, VI-)
L5 Proseguendo per il diedro, delicato, si perviene ad una zona più facile fino alla base del grande camino mediano. (35m, pochi chiodi, sosta su anellone, V)
L6 Si scala l'evidente camino e si sosta oltre il suo termine. (30m, pochi chiodi, sosta su anellone, VI- / V)
L7 Attraversando qualche metro a destra si raggiunge una placca grigia sbarrata da un tettino, si va a sinistra, indi obliquando a destra per balze erbose si arriva alla sosta. (50m, pochi chiodi, sosta su anellone e chiodo da collegare, III+)
L8 Si obliqua sulla sinistra, per percorso non obbligato fin sotto il gigantesco strapiombo giallo mediano. (45m, nessun chiodo, sosta su anellone, III-)
L9 Si entra nel diedro sovrastante poco marcato, ma ben fessurato. Arrivati sotto il grande diedro strapiombante si supera una vecchia sosta e lo si percorre tutto sin dopo una bellissima lama da dove si traversa a destra poi dritto ancora per 5 metri sino in sosta. (45m, parecchi chiodi, sosta su anellone, V+ / A1 / VI-)
L10 Si prosegue con arrampicata artificiale molto faticosa nel sovrastante camino sino ad uscire sulla destra alla sosta. (30m, parecchi chiodi e cordoni, sosta su anellone, A2 / A1)
L11 Si percorre tutto il diedro obliquo con fastidiosi ciuffi d'erba, quindi per una fessura bellissima; poi per placche si individua il percorso migliore andando leggermente a destra e dritto alla sosta. (40m, pochi chiodi, sosta su anellone, IV+ / V+ / V)
L12 Si traversa a sinistra per entrare in un camino - canale molto facile, poi per balze erbose sino in sosta. (40m, nessun chiodo, sosta su anellone, III / II)
L13 Si scala l'evidente placca a sinistra con arrampicata in artificiale, quindi si obliqua a destra e per balze erbose alla sosta posta nel grande catino terminale. (35m, qualche chiodo, sosta su anello, V+ / A1 / II)
L14 Si arriva in vetta per balze erbose e salti rocciosi. (60m, nessun chiodo, sosta su spuntone, II)

DISCESA:

Ci sono due possibilità: la prima è di scendere dal canale Valcassina, ma ad inizio stagione è facile trovare neve, poi seguire il sentiero di salita. La seconda opzione è di raggiungere il rifugio Bietti e quindi scendere in direzione di Mandello e ricongiungersi al sentiero di salita tramite il sentiero di raccordo della Gardata.

SCHIZZO:

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