Cima della Madonna 2733m
Spigolo del Velo (con variante Zagonel)

Via su roccia stupenda, purtroppo molto frequentata nei fine settimana. Data l’esposizione è consigliabile attaccarla solo nelle giornate molto calde.

REGIONE:
Trentino

GRUPPO MONTUOSO:
Pale di San Martino

LUNGHEZZA:

500m circa di sviluppo (12 lunghezze)

DIFFICOLTÁ:

VI+/A0 (V obbligato)

ESPOSIZIONE:

Nord-ovest

MATERIALE CONSIGLIATO:

Rinvii, serie completa di friends, cordini.

TIPO DI ROCCIA:

Ottimo calcare

APRITORI:

Gunther Langes, Erwin Merlet il 19 luglio 1920, la variante: Zagonèl-Steger

PERIODO CONSIGLIATO:

Estate

ACCESSO STRADALE:

Raggiunta l'uscita autostradale di Trento centro si prosegue sulla SS12 in direzione Padova e si esce a Padova Pergine. Immettersi sulla SS47 prendendo l’uscita in direzione Belluno (SS50), alle indicazioni per Fiera di Primiero si imbocca la SS50BIS sino a raggiungere San Martino di Castrozza. Una volta in paese, si seguono le indicazioni per la “Centrale Termica” e il Rifugio Del Velo, sino a raggiungere il parcheggio con una lunga strada sterrata.

AVVICINAMENTO:

Parcheggiata l’auto si continua a piedi per il comodo sentiero n. 713 che risale tutta la valle della Vecia sino al Rifugio del Velo 2358m, con qualche facile tratto attrezzato (2h30min dalla macchina).
Dal rifugio si segue il sentiero n.739 per il Rifugio Pradidali, seguendo per circa 150m la facile ferrata, quando si interrompe il cavo, a favore di un comodo sentiero, si inizia a salire facili roccette in direzione dello spigolo, un grosso ometto segna la cengia di attacco (20 minuti dal rifugio).

ATTACCO:

Su una cengia sotto una grandissima placca adagiata alla base dello spigolo, cercare di stare a sinistra nei pressi di alcune terrazze.

RELAZIONE:

L1 Salire senza percorso obbligato puntando ad un intaglio e raggiungerlo. (60m, sosta su clessidra, II)
L2 Proseguire dove il percorso risulta più logico, saltare una prima sosta e proseguire su parete più verticale sino alla sosta. (50m, sosta su clessidra, IV)
L3 Girare verso destra uno spigoletto e, senza percorso obbligato, si giunge alla cengia alla base del primo salto. (40m, 1 ch, sosta su clessidra, IV)
Da qui parte la variante Zagonèl
L4 Salire verso sinistra puntando ad uno strapiombino impegnativo, superato il quale con arrampicata più semplice si arriva in sosta. (40m, 2 ch. e 1 clessidra, sosta su chiodi VI+/A0)
L5 Traversare a destra per circa venti metri, si potrebbe anche proseguire ma attenzione agli attriti. (20m, 2 ch., sosta su chiodi, IV)
L6 Superare la placca sopra la sosta, ben chiodata e lavorata, quindi per percorso non obbligato si giunge a sostare nei pressi della cima della prima torre. (40m, molti chiodi lungo il passo difficile, sosta su chiodi e clessidra, V+)
L7 Scendere a sinistra aggirando la prima torre per poi risalire alla base della seconda torre. (35m, nessun chiodo, sosta su clessidre, II)
Qui finisce la variante Zagonèl
L8 Salire verticalmente dove è più logico sino a giungere alla sosta. (30m, 1ch., sosta su clessidra, IV+ )
L9 Puntare ad un chiodo sulla destra quindi, ancora con il percorso più logico, si giunge in sosta. (30m, 1ch., sosta su 2ch. IV+)
L10 Superare lo strapiombino sopra la sosta e continuare seguendo il percorso più logico, sino a sostare sulla seconda torre o nel profondo intaglio. (40m, 1ch. e 1 cl, sosta su clessidre, V)
L11 Seguire la fessura ben chiodata, poi con percorso non obbligato si giunge alla sosta. (45m, 3ch., sosta su ch. V)
L12 Per facili fessure e gradoni si punta alla vetta. (60m, 1ch., sosta su spuntone III)

DISCESA:

Una volta saliti sul punto più alto, la cima, si iniziano a seguire gli ometti e tracce di sentiero che portano in una spaccatura dove è vivamente consigliato legarsi, presenza di alcuni spit. Frecce rosse indicano il percorso da seguire con arrampicata facile ma molto suggestiva giungendo al primo ancoraggio di calata, si effettuano 2 calate da 30m. Si continuano a seguire le frecce rosse ed, arrampicando su terreno facile, si giunge ad un altro ancoraggio, con 30m di calata in obliquo si giunge al colletto tra la Cima della Madonna ed il Sass Màor. Si segue il facile canale alternando tratti di arrampicata e alcune calate sino al suo termine, in breve per comodo sentiero si giunge al rifugio. (1h30/2h00)

SCHIZZO:

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