Seconda Torre di Sella 2598m
Via Kasnapoff

Via molto bella e nel complesso facile, ma con alcuni passaggi scontrosi e più impegnativi del grado dichiarato sulle guide e su alcuni siti come il mio, probabilmente abbiamo seguito delle varianti. L'abbiamo percorsa come ripiego perché la Messner era bagnata e ripetendola con la guida dei monti d'Italia alla mano non tornava nessun punto di riferimento segnalato. Tornando a casa ho consultato alcuni siti di montagna in cui è comparso lo stesso problema. In effetti relazionare questa via non è per niente semplice perché si può passare in numerosi punti, comunque ci provo sperando che sia il più corretta possibile. Le soste sono tutte attrezzate o eventualmente da rinforzare, lungo la via si incontrano numerosi passaggi aerei ed esposti, il divertimento è assicurato.

REGIONE:
Trentino

GRUPPO MONTUOSO:
Sella

LUNGHEZZA:

360m di sviluppo (8 lunghezze)

DIFFICOLTÁ:

VI-/A0 (V obbligato)

ESPOSIZIONE:

Nord e nord-ovest

MATERIALE CONSIGLIATO:

Rinvii, una serie di friends, cordini.

TIPO DI ROCCIA:

Ottima dolomia.

APRITORI:

Kasnapoff con la donna e M. Zelger nel 1913

PERIODO CONSIGLIATO:

Estate, nelle giornate più calde.

ACCESSO STRADALE:

Raggiunto il Passo Sella si parcheggia presso l'hotel Maria Flora.

AVVICINAMENTO:

Dall'hotel Maria Flora oltrepassare il passo su strada asfaltata fino a raggiungere il primo spiazzo piano dove, in prossimità di una casa di legno, parte il sentiero che in leggera salita porta fino alla base della parete nord della Seconda Torre. (20 minuti)

ATTACCO:

Nella parte destra della parete nord, nei pressi di una lapide in memoria di Hans Plank.

RELAZIONE:

Seguire facili rocce per circa 50m sino ad una terrazza vicino allo spigolo, da cui si prosegue sulla destra con passaggi verticali sino ad una zona più adagiata seguirla sino ad una serie di fessure vicino allo spigolo che conducono ad una semplice rampa, dove al suo termine si traversa su una placca compatta per circa 10m, si supera lo strapiombino (ostico, sopra la sosta, VI-) sino ad una cengia. Superare uno strapiombino apparentemente marcio con roccia gialla e con una serie di fessure molto belle ed abbastanza larghe si giunge al fessurone giallo degli ultimi tiri. Con un passo di decisione si supera lo strapiombino iniziale (V+), quindi ancora per fessure e diedri si giunge ad una cengia, ancora 30m di III grado conducono alla cengia circolare sotto la vetta.

DISCESA:

Con facile arrampicata lungo la ben segnata (da ometti) via normale della Seconda Torre che parte da una forcella. In seguito si congiunge con l’altrettanto facile via normale alla Prima Torre. Alla fine una doppia conduce sul sentiero alla base delle Torri del Sella.

SCHIZZO:

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