Cima Scotoni 2875m
Via Lacedelli

Per l'epoca si tratta di una vera e propria impresa, tenendo anche in considerazione la linea di salita, che dopo la prima cengia manca di punti di riferimento e si svolge in piena parete. Nonostante ciò la via risulta molto logica e di facile individuazione a patto che ci si prenda il tempo necessario per individuare il percorso. Ritengo sia una salita molto bella anche perché lungo l'itinerario si trovano tetti, placche, diedri, camini, fessure e addirittura il “passo del serpente”. Questo famoso passaggio consiste nello strisciare per circa 10m su una cengia polverosa e molto stretta sia in altezza che in larghezza. Purtroppo non si può proteggere e la roccia non è ottimale, l'ideale è effettuare questo passaggio senza zaino e prendendosi il tempo necessario per metabolizzare la situazione. Se avete lo zaino potete trascinarlo avanti a voi. La via merita sicuramente una ripetizione.

REGIONE:
Veneto

GRUPPO MONTUOSO:
Dolomiti Ampezzane

LUNGHEZZA:

600m di sviluppo (15 lunghezze)

DIFFICOLTÁ:

VI+ e A1

ESPOSIZIONE:

Sud-ovest

MATERIALE CONSIGLIATO:

Rinvii, serie completa di friends e qualche nuts, molti cordini, eventualmente martello e chiodi.

TIPO DI ROCCIA:

Ottima dolomia sulle placche, un po' friabile nelle fessure sulle cenge e nei diedri.

APRITORI:

L. Lacedelli, L. Ghedina e G. Lorenzi nel 1952

PERIODO CONSIGLIATO:

Estate

ACCESSO STRADALE:

Ci sono varie possibilità, noi siamo arrivati a Colfosco dalla Val Gardena e proseguito per il Passo di Valparola e svoltato a sinistra alle indicazioni per il Rifugio Scotoni. In alternativa si può arrivare da Cortina e il Passo del Falzarego, quindi per il Passo di Valparola svoltando a destra alle indicazioni per il Rifugio Scotoni. Attenzione perché il parcheggio è purtroppo diventato a pagamento.

AVVICINAMENTO:

Dal parcheggio seguire la sterrata che porta in circa 40 minuti al Rifugio Scotoni 2040m, oltre il quale si prosegue per il sentiero che conduce al laghetto proprio sotto la parte della Scotoni. Quando ormai la parete è in vista, si abbandona il sentiero e ci si dirige verso questa, cercando di arrivare all'attacco da destra a sinistra perché il sentiero è più agevole. (1h30 dall'auto)

ATTACCO:

Nella zona destra di parete presso una clessidra cordonata.

RELAZIONE:

L1 Salire verso destra e poi rientrare verso sinistra, quindi dritti alla sosta. (50m, nessun chiodo, sosta su 2 chiodi, IV)
L2 Dritti. (35m, 1 clessidra, sosta su 2 chiodi, IV)
L3 Verso la parete strapiombante oltre la quale con un traverso a sinistra si giunge in sosta. (30m, numerosi chiodi, sosta su 4 chiodi, VI e A1)
L4 Verso dei cordoni sopra alla sosta, cercando il percorso più logico, oltre i quali si prosegue dritti, traversare a sinistra puntando un diedro e sostando alla sua base. (35m, numerosi chiodi, sosta su 2 chiodi, V+)
L5 Salire il diedro. (25m, 1 clessidra, sosta su 2 chiodi, V+)
L6 Verso sinistra, poi rientrare a destra e salendo la fessura giallastra si giunge sulla prima cengia. Nei primi 10m bisogna strisciare nella polvere. (35m, qualche chiodo, sosta su 2 chiodi, VI-)
L7 Seguire la cengia. (70m, qualche fix, sosta su 2 chiodi, si cammina)
L8 Salire sopra alla sosta, dalla nicchia obliquare verso sinistra sino a sostare a destra di un pilastrino pericolante. (30m, 2 chiodi, sosta su 2 chiodi, V+)
L9 Dritti, traversare a destra, salire il diedro, al tettino traversare sotto a questo sino al suo termine, quindi proseguire lungamente verso destra sino alla sosta. (35m, numerosi chiodi e 1 friend incastrato, sosta su 3 chiodi, VI)
L10 Dritti, alla cengia a destra. (25m, 3 chiodi, sosta su 2 clessidre e 1 chiodo, IV+)
L11 Ancora a destra, quindi dritti, poi in obliquo verso destra alla sosta. (35m, numerosi chiodi, sosta su 3 chiodi, VI)
L12 Salire a destra del blocco pericolante, quindi traversare a sinistra sino alla sosta, dalla quale si prosegue verso sinistra su di un esile scaglia. Traversare a destra ed entrare nel diedro che va salito uscendone alla sua sinistra. Con un ultimo passaggio in placca si arriva in sosta sulla destra. (35m, numerosi chiodi e 1 clessidra, sosta su 3 chiodi, VI+) ALLUNGARE BENE LE RINVIATE!
L13 Salire il diedro uscendo alla sua destra. (45m, numerosi chiodi, sosta su 2 chiodi, VI)
L14 Salire la larga fessura alla destra della sosta, puntare ad un'altra fessura con alla sua base un chiodo, salirla e obliquando verso destra per una decina di metri si arriva in sosta. (30m, qualche chiodo, sosta su 2 chiodi, V+ e A1)
L15 Traversare a destra della sosta, quindi dritti sino alla seconda cengia. (50m, 1 chiodo, sosta su spuntone, V)

DISCESA:

Seguire la cengia verso sinistra (faccia a monte) che facilmente porta al lato opposto della parete e all'intaglio tra la Cima Scotoni e la Torre da Lago. Continuare per l'ottimo sentiero in direzione del lago e passando sotto la parete ci si ricongiunge con il sentiero di salita. (1h45 minuti)

SCHIZZO:

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